sindrome occhio secco

Sindrome Occhio Secco

Spesso ci capita di avvertire la sensazione spiacevole di secchezza oculare che si definisce appunto sindrome dell’occhio secco.

A volte capita che questa sensazione sia perdurante nel tempo.

La Sindrome dell’occhio secco (SOS) (in inglese: DED, Dry Eye Disease) è una patologia dell’occhio comune che colpisce tra il 5% e il 15% della popolazione, con una prevalenza correlata all’età.

Le condizioni della vita moderna (lavoro a videoterminale, guida automobilistica, luce artificiale, inquinamento atmosferico, uso di lenti a contatto) rendono questa affezione ancora più fastidiosa e frequente.

La sindrome da occhio secco viene definita come una alterazione qualitativa (dislacrima) o quantitativa (ipolacrima) del film lacrimale che causa danni alla superficie oculare con maggiore frequenza nella zona interpalpebrale associata ai sintomi di disconfort oculare.

Infatti, le sindromi da occhio secco spesso hanno alcuni aspetti comuni sia nella manifestazione che nella sintomatologia. Circa il 15% dei soggetti con età superiore a 65 anni soffre di questi disturbi ed il 10% segue regolarmente una terapia.

Un famoso studioso, Dohlmann, diceva: “Se vedi un occhio rosso pensa a un occhio secco”. Di fatto la scarsità di lacrima (ipolacrimie o dislacrimie) sono fra le più frequenti cause di arrossamento della superficie anteriore dell’occhio. Queste irritazioni assumono aspetti differenti a seconda che l’infiammazione abbia colpito la congiuntiva o la cornea.

In genere il paziente riferisce bruciore, presenza di corpo estraneo, senso di secchezza, spesso la mattina avrà difficoltà ad aprire gli occhi e, talvolta riduzione dell’acutezza visiva ed importante fastidio alla luce.

La sindrome dell’occhio secco

Parlando di sindrome dell’occhio secco possiamo dire che può essere divisa in due categorie principali:

  • Occhio secco da carenza di lacrime:
    questo è un problema di quantità del film lacrimale, in tal caso è presente una ridotta produzione delle lacrime da parte delle ghiandole oppure un ostacolo al loro normale deflusso.
  • Occhio secco da iperevaporazione:
    patologia legata alla qualità del film lacrimale. In questi casi il fenomeno di instabilità della lacrima è causato dalle alterazioni delle diverse componenti lacrimali dal punto di vista della loro qualità.

Occhio secco da Iperevaporazione

Questa tipologia è la più frequente. Essa è principalmente dovuta all’assenza o all’insufficienza dello strato esterno lipidico del film lacrimale, secreto dalla ghiandola di Meibomio. Queste ghiandole sono localizzate nell’estremità tarsale delle palpebre superiori e inferiori. Esse producono una fase lipidica il cui ruolo è quello di evitare l’evaporazione delle lacrime, adattarsi alle modifiche della superficie legate all’ammiccamento e assicurare una funzione ottica mantenendo un diottro perfettamente convesso.

In sintesi i lipidi sono formati da acidi grassi polarizzati, la cui fluidità è assicurata dalla temperatura corporea, e da acidi grassi non polarizzati in superficie che conferiscono stabilità al liquido lacrimale e permettono la lubrificazione del piano congiuntivale palpebrale. La contrazione del muscolo di Riolano permette la diffusione del film lacrimale.

L’affezione della fase lipidica prodotta da queste cellule, il meibum, comporterà un’evaporazione eccessiva delle lacrime, un’instabilità del film lacrimale e una reazione infiammatoria della congiuntiva.

Perciò ne conseguirà un disturbo crescente della vista durante le attività prolungate nella visione da vicino (lavoro a videoterminale) con sensazioni di bruciore o di corpo estraneo, che obbligano a interrompere l’attività che si sta svolgendo.

Se il processo accelera il suo corso, il fastidio diventa permanente determinando una lacrimazione paradossa e l’impossibilità di portare lenti a contatto.

Possono insorgere modifiche anatomiche con un’atrofia degli orifizi di uscita delle ghiandole Meibomio, costellate da episodi infettivi: orzaioli, calazi, superinfezione congiuntivale e, nei casi più gravi, la comparsa di micro-ulcerazioni dell’epitelio corneale con sensazione di corpo estraneo oculare.

La cheratite

Le forme di cheratite rappresentano le lesioni corneali più frequenti. Al contrario le forme meno acute solitamente si manifestano con delle erosioni in genere localizzate nel settore inferiore. Questo a causa della scarsa protezione delle palpebre e della probabile iperevaporazione del film lacrimale.

Infatti la porzione inferiore della cornea rimane maggiormente esposta all’aria proprio perché le palpebre non sono in grado di effettuare un numero sufficiente di ammiccamenti completi.

Questo problema si riscontra anche in coloro che non riescono a chiudere perfettamente gli occhi durante il sonno lasciando scoperto il settore corneale inferiore.

Invece nei casi più gravi sarà possibile riscontrare anche delle ulcere corneali associate ad una secrezione mucosa che produce dei veri e propri filamenti.

Come vedremo nel dettaglio poco più avanti la terapia di norma consigliata è a base di sostituti lacrimali che umidificano regolarmente la cornea, tuttavia il loro trattamento non è risolutivo dal punto di vista della guarigione del paziente e la loro efficacia è quindi solo parziale.

Tuttavia le lacrime artificiali, spesso associate a gel, tendono almeno ad alleviare la sintomatologia dolorosa e a prevenire il peggioramento del quadro clinico relativo le strutture degli epiteli della superficie oculare.

Secchezza Oculare Sintomi

Ecco una lista dei principali sintomi dell’occhio secco:

  • sensazione di corpo estraneo
  • senso di sabbia negli occhi
  • sensazione di granuli duri nell’angolo interno la mattina al risveglio
  • bruciore
  • secchezza oculare
  • iperlacrimazione
  • difficolta’ nello sbattere le palpebre perche’ aderenti all’occhio
  • palpebre incollate al mattino e necessita’ di sollevarle con le dita (specie per le donne)
  • prurito diffuso del bordo delle palpebre o agli angoli
  • sensazione di puntura
  • stanchezza oculare, pesantezza oculare
  • fastidio alla luce
  • visione fluttuante
  • secrezione mucosai

Occhio Secco: quali rimedi?

La terapia della secchezza oculare deve essere studiata in relazione alle cause che inducono tale sintomatologia.

Infatti, le terapie sono molteplici e possono essere locali, sostituti lacrimali. In altri casi possono essere somministrate per via generale, quando la secchezza oculare èla conseguenza di altre patologie specifiche.

Talvolta il medico assocerà terapie per via generale a sostituti lacrimali, che tenderanno ad alleviare la sintomatologia dolorosa del paziente.

Esistono diversi sostituti lacrimali: colliri, gel o pomate.

Sindrome occhio secco:

Colliri per gli occhi secchi

I colliri per gli occhi secchi vengono preferibilmente consigliati in confezioni monodose, soprattutto se il loro utilizzo prevede tempi di terapia molto lunghi, poiché il conservante presente nelle soluzioni multi-dose potrebbe causare irritazioni all’epitelio della cornea. Alcuni di questi preparati hanno lo scopo di ripristinare il ridotto volume del film lacrimale aumentando, inoltre, la stabilità del film, consentendo una buona idratazione della superficie oculare. Atri composti hanno azione nutritiva, poiché contengono in soluzione sostanze con funzione nutriente. Le lacrime artificiali devono essere ben tollerate dal paziente, non devono emulsionarsi con i lipidi costituenti il film lacrimale per evitare di causare annebbiamenti visivi. Molti colliri contengono soluzioni viscose che assicurano una buona lubrificazione della cornea, la loro viscosità apparente tende a diminuire con l’annebbiamento, in modo da poter essere utilizzati anche nell’arco della giornata durante lo svolgimento delle attività quotidiane.

Pomate oftalmiche

Le pomate oftalmiche vengono utilizzate per il mantenimento del volume del film lacrimale, rispetto ai colliri hanno il vantaggio di aumentare di molto il tempo di contatto del principio attivo con la superficie oculare, tuttavia tendono ad annebbiare la visione e ad impastare le ciglia, per cui vengono applicate la sera prima di addormentarsi.

Gel

I gel sono molto indicati nelle forme di secchezza oculare più severe, durante l’utilizzo si raccomanda di seguire scrupolosamente le indicazioni dell’oculista e non superare le 4 applicazioni al giorno.

In caso di occhio secco di tipo evaporativo, è disponibile la terapia a luce pulsata E-EYE che ha lo scopo di migliorare la funzionalità delle ghiandole di Meibonio principali responsabili di questa forma di dislacrimia.