
Film Lacrimale
Il film lacrimale è una pellicola liquida sottile che riveste la superficie anteriore dell’occhio ed è adibito a diverse funzioni.
Le lacrime sono prodotte dalle ghiandole lacrimali e la loro quantità varia in relazione a diversi fattori. Ad esempio le condizioni ambientali, lo stato fisico ed emozionale del soggetto.
La secrezione lacrimale è il risultato di una complessa regolazione da parte di diversi sistemi: il sistema nervoso, il sistema immune e quello ormonale.
Apparato Lacrimale: cos'è
Il segnale che attiva questo processo è un segnale neuronale che origina dalla stimolazione della superficie oculare da parte dei fattori ambientali.
Questi segnali sono impercettibili, danno luogo ad una secrezione acquosa: le lacrime.
Il film lacrimale rappresenta quindi una barriera fra l’ambiente esterno e l’occhio e le sue funzioni sono fondamentali per il benessere e la funzionalità dell’intero sistema oculare.
Funzioni del Film Lacrimale
Le principali funzioni del film lacrimale sono:
- Ottica
Il film lacrimale garantisce la presenza di una superficie liscia e di buona qualità ottica davanti alla cornea, grazie alla sua trasparenza. - Protettiva
Protegge la superficie oculare e le strutture interne dai raggi ultravioletti - Pulente
Mediante il costante ricambio di fluido, il film lacrimale allontana eventuali detriti cellulari e le scorie del matabolismo. L’attività diluente unita alla presenza di sostanze antimicrobiche quali il lisozima, la lattoferrina e le IgA-secretorie impediscono l’adesione dei germi ai tessuti epiteliali. - Nutritiva
Garantisce l’apporto di ossigeno e rende disponibili le sostanze nutrienti necessarie al metabolismo delle cellule della superficie oculare. - Lubrificante
Inoltre il film lacrimale con le sue proprietà lubrificanti, tende ad umidificare le palpebre consentendo ammiccamenti veloci e per nulla fastidiosi.
Struttura del Film Lacrimale
Le nostre lacrime hanno una struttura architettonica ben precisa e delicata. Si distribuiscono sulla superficie oculare in maniera generalmente omogenea tra un battito di palpebra e l’altro (ammiccamento) e sono costituite da tre strati.
Questi strati sono:
- mucoso
- acquoso
- lipidico
Lo strato Mucoso
Questo è lo strato più profondo, quello a contatto con la superficie della cornea e della congiuntiva, è rappresentato dallo strato mucoso e garantisce la bagnabilità e la levigatezza di tali superfici. Lo strato mucoso è prodotto prevalentemente dalle cellule mucipare caliciformi della congiuntiva. Dagli ultimi studi sembra che queste cellule siano innervate e che la loro secrezione avvenga in risposta a stimolazione nervosa.
Sostanze glicoproteiche simili a quella costituenti il muco delle cellule caliciformi vengono prodotte anche dalle cellule epiteliali della congiuntiva e della cornea.
Il muco secreto dalla cellula caliciforme fuoriesce dall’imboccatura della cellula stessa come fosse un filamento di gel e per l’azione dell’ammiccamento si stacca per distribuirsi sulla superficie oculare. Una volta esaurita la sua funzione il muco viene spinto verso i puntini lacrimali dai movimenti delle palpebre, per poi essere avviato al sacco lacrimale insieme al restante fluido lacrimale.
Le funzioni dello strato mucoso sono molteplici, consente la bagnabilità della superficie oculare, protegge le strutture epiteliali della superficie dell’occhio dallo sfregamento delle palpebre ed impedisce l’adesione batterica.
Lo strato Acquoso
Lo strato acquoso costituisce lo strato intermedio del film lacrimale, per la maggior parte proviene dalla secrezione delle ghiandole lacrimali principali ed accessorie. Questo strato è composto di acqua, proteine, elettroliti e varie sostanze fra le quali cellule ed impurità provenienti dall’ambiente esterno.
L’acqua è senza dubbio la componente più cospicua del film lacrimale, grazie alle sue qualità ottiche di trasparenza ed al suo indice di rifrazione fornisce al diottro aria film lacrimale una superficie otticamente perfetta.
L’acqua consente una continua idratazione delle cellule della cornea e della congiuntiva garantendo la loro sopravvivenza e la loro trasparenza.
Inoltre, provvede al lavaggio dei detriti cellulari e dei corpi estranei provenienti dall’esterno.
Lo strato acquoso del film lacrimale contiene numerose sostanze disciolte come il cloro, il sodio, il potassio, bicarbomati e fosfati.
Questi sono elementi indispensabili per le reazioni biochimiche cellulari.
Dalla presenza di queste sostanze unitamente a quella di particolari sostanze organiche come glucosio e citrati dipende il mantenimento di valori neutri del pH lacrimale quando subentra una contaminazione.
Lo strato acquoso del film lacrimale è costituito da numerose proteine.
Le glicoproteine che provvedono alla stabilizzazione del film lacrimale.
Il lisozima, la lattoferrina, le immunoglobuline con funzioni antibatteriche.
Alcune proteine con funzione enzimatiche, sostanze proteiche come la fibronectina che agevolano la riepitelizzazione in caso di ferite sulla superficie della cornea o della congiuntiva.
Altre proteine con funzioni di fattori di crescita indispensabili per la duplicazione e la maturazione delle cellule della superficie oculare.
Lo strato Lipidico
La porzione più esterna del film lacrimale, quella a diretto contato con l’aria è costituita da uno strato lipidico che ricopre la porzione acquosa. Esso è composto da sostanze grasse prodotte dalle ghiandole di Meibomio, di Zeis e di Moll.
Lo spessore dello strato lipidico varia da individuo ad individuo in relazione alle secrezioni meibomiane.
Dopo ogni ammiccamento, questo strato non viene rinnovato, ma viene compresso e ricostituito.
Lo strato lipidico è impermeabile.
La sua maggiore funzione è quella di ridurre l’evaporazione del contenuto acquoso delle lacrime, contribuendo cosi’ alla lubrificazione delle palpebre e della congiuntiva.
Qualsiasi fenomeno irritativo che altera la normale distribuzione dello strato lipidico sul film lacrimale, come cheratocongiuntiviti, blefariti, causa un aumento dell’evaporazione dell’acqua dal film stesso.
Se questo fenomeno non viene prontamente compensato da un incremento della produzione di liquido dalle ghiandole lacrimali, può dare origine ad uno stato infiammatorio.
Questo stato è associato a fenomeni di sofferenza della superficie oculare percepito dal paziente con sintomi di secchezza oculare, bruciore e in alcuni casi anche dolore.
Test di valutazione
La prima analisi che di norma effettua l’oculista in questi casi è un’attenta osservazione della superficie anteriore dell’occhio utilizzando un apposito strumento: la lampada a fessura.
Si valuterà la condizione del bordo palpebrale, l’integrità delle ciglia, la presenza di irritazioni, la distribuzione del film lacrimale e la dinamica dell’ammiccamento, in particolare andrà controllato il ritmo, la velocità e se il paziente chiude gli occhi in maniera esatta e completa.
Si osserverà accuratamente la congiuntiva tarsale che riveste la palpebra superiore ed inferiore, la congiuntiva bulbare che riveste la superficie esterna dell’occhio e la trasparenza della cornea.
A questo punto si potrà procedere con lo studio vero e proprio del film lacrimale del soggetto e, a questo proposito, si potranno utilizzare diversi test che consentiranno all’oculista di analizzare la qualità e la quantità della secrezione lacrimale del paziente.
Questi Test sono molteplici, proprio perché altrettanto numerosi e diversi possono essere i sintomi o le patologie correlate all’instabilità del film lacrimale, sarà l’oculista a consigliare al paziente i test maggiormente idonei all’approfondimento clinico del suo caso specifico.
- Il TEAR LAB è un test fondamentale di valutazione dell’osmolarità del film lacrimale. È un test oggettivo che indica se e quanta infiammazione è presente sulla superficie oculare.
- Il BUT (Break Up Time) è un test che indica lo stato di integrità del film lacrimale.
- Il Test di SCHIRMER è un test che indica la quantità di lacrima, quindi è un indicatore delle carenze di strato acquoso dette ipolacrimie.
Analisi del Film Lacrimale
Le alterazioni del film lacrimale sono ormai un problema comune riscontrabile anche in pazienti che non hanno mai avuto problemi visivi. L’instabilità del film lacrimale può essere causata da numerosi fattori che vanno dalla ridotta produzione delle lacrime da parte della ghiandola lacrimale, alla frequentazione di ambienti con scarsa umidità, molto fumo o polveri, oppure possono essere causati da malattie dermatologiche che modificano la superficie oculare in conseguenza ad infiammazioni prolungate.
Proprio per questa molteplicità di cause, i disturbi possono essere diversi, quindi un solo test di analisi del film lacrimale non è sufficiente ad identificare con precisione il reale problema ed a prescrivere la terapia più idonea.
Importante sarà sicuramente, in questi casi, sottoporsi ad una visita oculistica mirata durante la quale il medico analizzerà il caso specifico in modo da prescrivere la terapia più idonea. Spesso la presenza di alcune malattie del collagene, malattie autoimmuni (artrite reumatoide), malattie della tiroide, dermatologiche o lesioni traumatiche della superficie oculare causano un deficit lacrimale.
Anche alcuni farmaci, utilizzati con frequenza, possono causare problemi legati al film lacrimale, come ad esempio l’uso di tranquillanti, betabloccanti, antistaminici, oppure l’abuso di alcuni colliri contenenti conservanti.
Leggi i nostri articoli
Congiuntivite
La congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva, ovvero una membrana mucosa, sottile e trasparente, che riveste internamente le palpebre. È una condizione comune che colpisce l’occhio …
Strabismo: cos’è e come trattarlo
Lo strabismo è una patologia degli occhi molto diffusa e consiste in un difetto di convergenza degli assi visivi. Questa condizione è determinata dalla mancanza …
Lenti progressive: funzione e utilità
Nello sfortunato caso in cui tu sia afflitto da molteplici condizioni che peggiorano la vista, ti starai forse chiedendo se sia necessario acquistare una tipologia …