femtolaser cataratta

Femtolaser Cataratta

Femtolaser per l’intervento di cataratta, una nuova tecnologia disponibile.
La chirurgia oculistica sta vivendo una rivoluzione tecnologica con l’arrivo nelle sale operatorie del laser a femtosecondi, che possiamo abbreviare anche in Femtolaser.

L’ultima vera novità chirurgica risaliva ormai agli anni 80’ ed era la facoemulsificazione per la cataratta raggiunta poi negli anni 90’ dal laser ad eccimeri per la correzione dei difetti visivi.

Cataratta senza bisturi col Femtolaser

Finalmente oggi si può effettuare l’intervento di cataratta senza l’utilizzo di bisturi, infatti, la “ bladeless cataract surgery “ è una realtà, per i centri oculistici più importanti come quello del CDI ( Centro Diagnostico Italiano ) di Milano che già offre dal 2012 questa possibilità ai suoi pazienti.

Il Femtolaser è il bisturi più preciso al mondo, ha una risoluzione nanometrica, può operare direttamente all’interno dell’occhio senza dover “aprire” il bulbo oculare.

Infatti può essere programmato al computer in modo da effettuare in pochi secondi interventi impossibili manualmente.

Si è recentemente tenuto presso il CDI Milano, il Corso di Aggiornamento sull’utilizzo del Laser a Femtosecondi nella chirurgia oculistica mediante interventi di chirurgia refrattiva e della cataratta ripresi in diretta video dalle sale operatorie del CDI.

Organizzatore del Corso il Dott. Edoardo Ligabue, considerato tra i migliori chirurghi oculisti a Milano e direttore dei servizi oculistici del CDI, è stato uno dei pionieri nell’introduzione del Femtolaser nella chirurgia della cataratta e refrattiva e vanta una delle casistiche più importanti a livello europeo.

Come cambia l'intervento di cataratta

Negli ultimi 20 anni la chirurgia della cataratta ha raggiunto una grande standardizzazione e degli ottimi risultati grazie:

  • all’anestesia topica (solo gocce di collirio )
  • alla micro-incisione (circa 1,8-2,2 mm.)
  • alle lentine intraoculari Premium

Il laser a femtosecondi però aggiunge una sicurezza ed una delicatezza non raggiungibili con l’intervento classico. Infatti, le fasi principali dell’intervento vengono programmate dal chirurgo al computer ed effettuate dal laser in pochi secondi, senza l’utilizzo di bisturi metallici, pinze chirurgiche e sonde di facoemulsificatori ad ultrasuoni.

Il laser può costruire l’incisione corneale seguendo una forma intrastromale impossibile da eseguire manualmente, garantendo così un posizionamento, un dimensionamento ed una tenuta perfetta.

Può effettuare l’apertura della capsula contenente il cristallino catarattoso mediante una apertura circolare (capsulotomia) perfettamente centrata e dimensionata per il cristallino artificiale che verrà inserito. In tal modo si possono sfruttare al massimo le proprietà ottiche superiori delle nuove lenti intraoculari Premium.

Gli studi clinici dimostrano che la precisione nella dimensione della capsulotomia arriva al 100% contro appena il 10% (entro 0,25 mm.) della pinza manuale.

Questa precisione, ricorda il Dott. Ligabue, consente un perfetto posizionamento della lentina intraoculare, limitando al massimo l’induzione di aberrazioni ottiche che possono ridurre la qualità visiva dei pazienti. Infine il laser frammenta ed emulsifica il cristallino naturale in modo sicuro e atraumatico, consentendo che possa essere aspirato con una microsonda senza l’utilizzo degli ultrasuoni se la densità della cataratta non è troppo elevata, tale tecnica detta “Zero US” è stata sviluppata negli ultimi anni dal Dott. Ligabue grazie alla evoluzione del femto laser per la cataratta.

Studio Giallo

Femtolaser: non solo cataratta

Da circa 10 anni la chirurgia refrattiva corneale impiega il laser per effettuare la “Bladeless LASIK”. Questo intervento corregge i difetti visivi con il laser ad eccimeri dopo aver effettuato l’apertura (flap) corneale superficiale con il laser a femtosecondi. La chirurgia refrattiva laser consente di correggere miopia, astigmatismo, ipermetropia. Inoltre ad oggi è disponibile anche il primo ed unico programma con approvazione CE Europea per la riduzione della presbiopia.

Questo programma si chiama “Supracor” e genera mediante la tecnica femtolasik una particolare curvatura della cornea in grado di aumentarne la profondità di campo. In questo modo si permette la messa a fuoco durante la lettura senza dover utilizzare i tanto odiati e scomodi, occhiali per lettura. Il programma rende al meglio se il paziente oltre alla presbiopia ha una piccola ipermetropia o miopia, ma comunque la selezione del paziente è molto rigorosa in base alle caratteristiche anatomiche della cornea e del bulbo oculare.

Per ottenere i migliori risultati devono essere soddisfatte alcune misure oculari come la dimensione della pupilla, lo spessore e la curvatura corneale, l’allineamento dell’asse visivo e la perfetta salute di entrambi gli occhi.

Per stabilire l’idoneità alla chirurgia refrattiva laser sono sempre necessari tutti gli esami diagnostici oggettivi e l’esperienza del chirurgo nell’individuare il paziente che trarrà effettivamente vantaggio dall’intervento”.

Compito del chirurgo, dopo aver selezionato il paziente, è spiegare onestamente e chiaramente quali sono i risultati raggiungibili realmente in modo da non generare false aspettative e possibili disillusioni dopo l’intervento”.

Laser a femtosecondi: sarà il futuro della chirurgia oculistica?

Il successo mondiale di questa nuova tecnica non lascia adito a dubbi, la maggior sicurezza e precisione che garantisce la rende insostituibile.

Se vogliamo trovare un difetto, seppur relativo, possono essere i costi un po’ più alti e la necessità di affidarsi a chirurghi e tecnici davvero esperti nelle tecnologie laser. L’importanza dell’organo della vista nella nostra vita è tale da superare sicuramente il fattore economico già oggi e tanto più in futuro.

D’altra parte la spesa da parte del paziente per l’intervento di cataratta è esiguo se lo si raffronta con gli interventi di altre specialità. L’importanza dei nostri occhi e della loro salute non ha prezzo. Infine bisogna sempre ricordare che l’utilizzo del femtolaser riduce i rischi, ma non può eliminarli perché la medicina e la chirurgia seguono comunque regole statistiche e non matematiche.

Bisogna, quindi, sempre effettuare l’intervento solo dopo che viene effettuata la corretta indicazione chirurgica in modo che nella valutazione rischi – benefici questi ultimi siano di gran lunga superiori.

Laser femtosecondi: nel dettaglio

Gli impulsi del laser femtosecondi sono così corti e precisi che al mondo non esiste nulla di simile. Il laser può quindi lavorare tutti i tipi di materiale, duro o morbido, opaco o trasparente, sia che si tratti di lenti ottiche o dello smalto dei denti.

Gli impulsi luminosi ultracorti del femtolaser hanno una durata pari soltanto ad alcuni miliardesimi di milionesimi di secondo.

Tanto per fare un confronto, in un secondo la luce compie circa 7,5 volte il giro della terra.

In un femtosecondo, l’impulso luminoso del laser percorre soltanto una frazione pari allo spessore di un capello umano. In un minuto vi sono tanti femtosecondi quanti sono i minuti che costituiscono l’età dell’universo. Il laser a femtosecondi non si caratterizza soltanto per gli impulsi luminosi estremamente corti.

Gli impulsi laser ultracorti sono anche particolarmente intensi e potenti. Nello stesso periodo di tempo, un impulso di un femtosecondo è in grado di liberare una quantità d’energia pari a quella prodotta da tutte le centrali elettriche di un intero Paese.

Indipendentemente dal tipo di materiale investito, l’incredibile potenza del laser a femtosecondi, evapora quasi all’istante praticamente senza lasciare tracce. Pertanto i laser a impulsi ultracorti sono gli strumenti ideali per la lavorazione di tutti i tipi di materiale con una precisione nanometrica.

Efficacia del femtolaser

L’impiego di questo tipo di laser in medicina dimostra anche l’efficacia e la precisione di tale tecnologia. Ad esempio quando si deve correggere la miopia o la presbiopia. Così com’è possibile concentrare l’impulso laser ultracorto su un qualsiasi punto dello spazio, è possibile anche concentrare il fascio affinché penetri in materiali trasparenti. Ad esempio la cornea dell’occhio.

Pertanto si può praticare la chirurgia oculistica senza dover «aprire» il bulbo oculare prima d’ogni intervento. La zona vicina all’incisione praticata dal laser resta anch’essa completamente fredda. Non vi è perciò alcun rischio che il calore danneggi i tessuti.

Il laser intrastromale a Femtosecondi consente agli oculisti che eseguono interventi di chirurgia refrattiva LASIK di creare un lembo corneale di diametro e spessore desiderati.

Il laser intrastromale ha ricevuto l’approvazione dall’FDA (Food & Drug Administration, l’organo di controllo federale degli Stati Uniti) nel Dicembre 1999 ed e’ stato presentato per la prima volta all’ American Academy of Ophthalmology nel meeting annuale dell’Ottobre 2000.